Lo Stabat Mater di Arvo Pärt per tre voci, Marina Bartoli soprano, Razek Francois Bitar controtenore, Roberto Allegrezza tenore e tre archi, Sonig Tchakerian violino, Alfonso Ghedin viola, Mario Brunello violoncello.
Una prova aperta in favore dell’ADVAR, in antiruggine, per scoprire la musica di Arvo Pärt.
La musica di Arvo Pärt è una musica di sofferenza e per esprimerla i mezzi utilizzati sono paradossalmente semplici: qualche nota, ripetizioni melodiche elementari, sequenze ritmiche ipnotizzanti, niente tonalità, niente modulazione e soprattutto silenzio. Un silenzio sottile che conferisce a questa musica un carattere così misterioso e struggente.
Lavoro con pochissimi elementi – una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi – con l’accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione.
Arvo Pärt