“Prima il silenzio, poi il suono, o la parola. Ma un suono e una parola che siano gli unici, che ci portino subito nel cuore del discorso. Discorso, dico. Se c’è un rapporto tra musica e poesia questo è nell’analogia, del resto umana, di tramutare il silenzio in discorso” (P.P.Pasolini). Pasolini, fin dall’adolescenza, ha subito il fascino della grande musica di Bach, tanto da farla “parlare” assieme a molte scene dei suoi film “Accattone”, “Vangelo secondo Matteo”. In particolare la musica per violino solo di Bach ha stregato Pasolini: addirittura la prima Sonata in sol minore è oggetto di un suo saggio e analisi “studi sullo stile di Bach”. Mario Brunello al violin-cello e Roberto Calabretto, autore di un fondamentale libro sulla musica e il cinema di Pasolini, per una serata di ascolti, immagini, riflessioni.
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