Il violino di Gilles Apap non ha paragoni: libertà, fantasia, virtuosismo insieme ad una voglia di esprimersi passando da un genere all’altro con naturalezza disarmante. Ritorna ad antiruggine insieme all’ Orchestra d’Archi Italiana per un programma che parte da Mozart e arriva ai ritmi travolgenti del folclore Irlandese e Bulgaro. Senza tralasciare il suono Veneziano di Vivaldi e Malipiero con i suoi “Rispetti e Strambotti”. Una serata di bella musica per augurare una buona estate e un’occasione per vedere ” parole, voci, impronte e coccodrilli”, le opere di carta di Pino Guzzonato.
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