…mi no me intrigo…, uno dei modi di dire più frequenti dalle nostre parti.
Marco Paolini spesso lo cita come ragione da combattere con il suo lavoro di attore e di scrittore.
Ora anche con la sua casa di produzione (Jolefilm) cerca di dare una “sveglia” al nostro territorio attraverso i documentari di tre giovani registi che antiruggine ha il piacere di presentare.
Il primo appuntamento con Ci resta il nome di Marco Segato, sabato, ore 21 e, a seguire, video\concerto con la proiezione delle foto di Isabella Balena e l’esecuzione di Mario Brunello di Ciaccona, intermezzo e adagio per violoncello solo (1945) di Luigi Dallapiccola.
La Malombra di Andrea Segre e Tradurre di Pier Paolo Giarolo prossimamente in antiruggine.
L’11 Settembre 2005 viene inaugurato a Padova, in Italia, un memoriale alle vittime del World Trade Center che conserva al suo interno una trave raccolta da Ground Zero.
I monumenti ai caduti di guerra, le commemorazioni, sono spesso espressione di un pensiero politico e più in generale della necessita di creare un riferimento comune ad un evento tragico.
Il documentario racconta il rapporto tra un territorio e i segni della memoria che lo abitano, attraverso personaggi che a diverso titolo hanno contribuito col loro lavoro alla costruzione della memoria contemporanea: Isabella Balena, Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto, Joel Meyerowitz, Daniel Libeskind, Marco Paolini e Mario Brunello.