Tra il 1804 e il 1812 Beethoven compone una grande quantità di musica che rispecchia la maturità e l’indipendenza raggiunta. Musica prevalentemente serena, costruita su forme perfette, come la Sonata op. 69 per violoncello e pianoforte, il Trio op. 70 per violino, violoncello e pianoforte e la Sonata op. 96 per violino e pianoforte.
L’altra faccia di Beethoven.
In antiruggine con Sonig Tchakerian al violino, Massimo Somenzi al pianoforte e Mario Brunello al violoncello.