“Prima il silenzio, poi il suono, o la parola. Ma un suono e una parola che siano gli unici, che ci portino subito nel cuore del discorso. Discorso, dico. Se c’è un rapporto tra musica e poesia questo è nell’analogia, del resto umana, di tramutare il silenzio in discorso” (P.P.Pasolini).
Pasolini, fin dall’adolescenza, ha subito il fascino della grande musica di Bach, in particolare la musica per violino solo. Le Sonate e Partite ascoltate nei lunghi pomeriggi estivi a Casarsa, suonate dalla violinista Pina Kalc: addirittura Pasolini non ancora diciottenne, dedica alla prima Sonata in sol minore un saggio – analisi, pubblicato successivamente come “studi sullo stile di Bach”.
Mario Brunello al violoncello piccolo, fará ascoltare l’analisi di Pasolini “sonorizzando” le parti descritte dallo scrittore, eseguendo poi la Prima Sonata e la Terza Partita di Bach.
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