A regola d’arte, una frase legata al passato, a un mondo di alto artigianato sottomesso ormai alle leggi della tecnologia. Un lavoro fatto a regola d’arte garantisce la presenza di talento e passione, abilità e fantasia, qualità indispensabili in ogni attività creativa.
L’attività di antiruggine ha l’obiettivo di riunire dentro un “capanon”, un’ex officina di un fabbro, in uno spazio libero, pieno di memorie di duro lavoro, personaggi e artisti che quotidianamente nella loro vita e nel lavoro seguono l’arte delle regole o le regole dell’arte, per condividere i talenti di ognuno, lasciando “eventi” o “esibizioni” ad altri luoghi.
Per creare un piccolo “movimento antiruggine” all’interno del Festival delle Città Impresa, sono stati cercati luoghi simili al “capanon” di Castelfranco Veneto, come la Fabbrica Saccardo a Schio o la Fabbrica Lago a Villa del Conte.
S’inizia con L’arte delle regole, in trasferta alla Fabbrica Lago a Villa del Conte (PD), una modernissima struttura industriale pensata come un’antica falegnameria. Un luogo molto speciale, uno spazio svuotato dai macchinari per far posto a un auditorium, una fabbrica quotidianamente in dialogo tra arti-gianato e arte.
Per questo antiruggine ha invitato Roberto Fedeli, direttore tecnico della Ferrari, colui che progetta i motori più famosi al mondo partendo dal “suono” del motore, per raccontarci le “regole” della perfezione.
A seguire Le regole dell’arte, con Pensavo fosse Bach, uno spettacolo multimediale prodotto da Musicamorfosi in cui Mario Brunello suona Bach dentro a un cubo, tra immagini e la narrazione di Vinicio Capossela, per cercare di aprire le porte della musica usando “altre” regole.